Il presidente Xi Jinping agli arresti domiciliari mentre l’esercito di liberazione popolare cinese prende il potere.
La fake news del colpo di stato in Cina.
Che fine ha fatto Xi Jinping? Il governo cinese è sotto attacco o è solo una montatura mediatica?
Su Twitter impazza l'hashtag Xi e #ChinaCoup ma il governo di Pechino non ha fatto nessun commento e la stampa non ne parla.
Prima di cominciare: la notizia di un possibile colpo di stato in Cina è falsa e non dovrebbe essere presa sul serio. Nessuna fonte credibile l’ha confermata.
Ma è interessante analizzare come una voce infondata possa diventare virale e contagiare l’opinione pubblica mondiale.
Tutto è iniziato dopo che Xi Jinping è tornato da Samarcanda, dove il 16 settembre si è tenuto il vertice dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai.
Dopo questa data, l'attuale leader cinese non ha più fatto apparizioni in pubblico.
Mercoledì 21 settembre diversi tweet annunciano la voce di un colpo di stato, in particolare quello di un account anonimo il cui pseudonimo è “New Highland Vision”: si spiega che Hu Jintao e Wen Jiabao, l'ex presidente e primo ministro, è salito al potere il 14 settembre.
Xi sarebbe quindi rientrato a Pechino il 16, per essere arrestato all'aeroporto e messo in un centro di detenzione".
北京 : : 14日 习 出访 中亚 , 当天 下午 胡温 成功 说服 前任 宋平 , , 并 在 当天 晚上 晚上 了 中 央 警 卫 局。 单线 通知 了 江曾 和 在 京 中 央 委 员 , 原来 原来 的 的, 以 举手表决行式 , 罢黜 了 他 的 军权 , 当 他 后 , 16日 晚 返京 , , 在 机场 被 控制 , 现 软禁 在 中 南 海 家 , 十九 十九 届 七 中 全会 将 将 宣布 像。。。无法求证。
Il tweet è stato poi successivamente cancellato.
A spargere ulteriore incertezza sulla stabilità politica del governo cinese è stata la cancellazione della gran parte dei voli in partenza dalla Cina.
Diversi giornali hanno riportato questa notizia, ma molti di questi sono gestiti da esiliati cinesi che vivono negli Stati Uniti e apertamente ostili al potere comunista di Pechino.
Ma la fake news è diventata davvero virale il 23 settembre, dopo la diffusione su Twitter di immagini di veicoli militari da parte di Jennifer Zeng, attivista cinese per i diritti umani, arrestata più volte in Cina ed esiliata negli Stati Uniti.
“I veicoli militari dell'EPL [l'armée Chinoise] si sono diretti a Pechino il 22 settembre, […] in una processione di 80 chilometri. Nel frattempo, si dice che Xi Jinping sia stato arrestato dopo che i dignitari del Partito Comunista lo hanno privato della sua leadership nell'EPL", si legge nel tweet di Jennifer Zeng China.
Da qui la situazione è sfuggita di mano ( e dalla rete).
Diverse analisi delle attività di Twitter sull'hashtag #ChinaCoup hanno rilevato che a partire dal 24 settembre un gran numero di account Twitter indiani ha ripostato la notizia per poi diffonderla in lungo e in largo.
Ad esempio, un'analisi di oltre 32.000 interazioni su Twitter di Marc Owen Jones, della Hamad bin Khalifa University in Qatar, che ricerca disinformazione e media digitali, ha indicato @Indiatvnews, l'account del canale televisivo nazionalista indiano, come il più grande divulgatore della voce del colpo di stato.
Anche Subramanian Swamy, un importante politico indiano seguito da 10 milioni di persone, ha parlato della storia in diversi tweet il 24 settembre.
L'India ha il terzo maggior numero di utenti di Twitter al mondo e considerando le tensioni geopolitiche di lunga data tra India e Cina, potrebbe trattarsi di un tentativo di disturbare la leadership di Xi che il prossimo 16 ottobre punta ad ottenere un terzo mandato.
La notizia è poi andata via via ingigantendosi a causa delle logiche del social network dell’uccellino, che spinge gli utenti a capitalizzare la popolarità degli argomenti di tendenza amplificando ulteriormente la notizia.
Siamo di fronte ad un esempio da manuale di quanto velocemente e ampiamente può diffondersi la disinformazione online. Nel mondo dei social media attivisti politici e troll riescono a manipolare la realtà ingannando l’opinione pubblica.
Create per reale interesse o puro divertimento, le speculazioni sui social hanno il potere di destabilizzare gli equilibri mondiali.
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