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  • Lisa Pontoni

Coronavirus - La cultura non si ferma

Iniziative digitali dei Musei e il caso della Fondazione Museo storico del Trentino.


La pandemia di Covid-19 ha costretto i cittadini di tutto il mondo a cambiare le proprie abitudini. Dal lavoro, ai viaggi, ai rapporti interpersonali, questi cambiamenti hanno duramente colpito tutti i settori economici, compreso quello dell'arte e alla cultura.

Per questo motivo i musei italiani hanno deciso di re-inventarsi anche grazie alle nuove tecnologie: la sfida è stata quella di restare connettersi per continuare a garantire l’accesso alla cultura attraverso webinar, mostre virtuali e attività sui social network.


In Trentino diversi musei hanno promosso una vasta gamma di iniziative e progetti digitali fruibili dal pubblico a casa. Tra questi troviamo la Fondazione Museo storico del Trentino che ha dato vita a Storia Edu, una serie di video-lezioni di storia rivolte al mondo della scuola alle prese con la didattica a distanza.


“Il progetto è nato da un’idea del direttore Giuseppe Ferrandi durante il primo lockdown”, racconta Alice Manfredi, operatrice culturale presso la Fondazione, “lo scopo era quello di restare accanto a studenti e insegnanti in un momento così particolare.”


A partire da marzo 2020 la Fondazione decide di unire le competenze dell'Area Educativa con la pluriennale esperienza nella realizzazione di programmi televisivi per il canale History Lab. Così prende il via una produzione di documentari e brevi video che raccontano i grandi eventi della storia con un linguaggio fresco e adatto ai ragazzi. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, tanto che la programmazione è proseguita sino ad oggi, diventando una risorsa preziosa anche per tutti gli studenti che a breve avrebbero affrontato gli esami di maturità.

Il successo dell'iniziativa è merito anche della condivisione attraverso le piattaforme digitali: tutte le puntate sono disponibili sul canale YouTube della Fondazione. Inoltre è stato creato un gruppo WhatsApp a cui partecipano volontariamente più di 250 insegnanti, uno spazio dove scambiare informazioni e opinioni legati alle video-lezioni. "La chat di gruppo WhatsApp è stata particolarmente utile in quanto ci ha permesso di andare incontro alle reali esigenze del nostro pubblico. Attraverso i sondaggi siamo riusciti a individuare le tematiche più richieste, dalla Prima guerra mondiale alle curiosità di storia locale", spiega ancora la dott.ssa Manfredi. I format di Storia Edu non sono utili soltanto a chi desidera conoscere la storia, ma affrontano anche argomenti di geografia, educazione alla cittadinanza e uso consapevole del web.

L'esperienza della Fondazione Museo storico del Trentino rivela come durante la pandemia i musei non si siano mai arresi. Tutt’altro: hanno continuato a creare nuove opportunità educative sfruttando le potenzialità della Rete, dove la figura del visitatore passivo lascia spazio alla partecipazione attiva delle persone.


Non ci resta che augurarci che questi esperimenti digitali continuino anche nel prossimo futuro post–Covid, dove arte e cultura saranno sempre più accessibili e inclusive.

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