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Immagine del redattoreElisa Egidio

Festival Agenda 2030. Tempora guarda al futuro con un nuovo progetto

La Cultura verso una nuova relazione con pubblici, territorio, comunità, sistemi educativi. Informazione ma anche spettacolo, formazione, workshop e dibattiti: è all’insegna della sperimentazione il Festival Agenda 2030. Firmato Tempora Odv, il festival è stato inaugurato venerdì 10 giugno presso la Sala Fondazione Caritro in via Calepina a Trento.

Un progetto ambizioso ma concreto ispirato all’Obiettivo 4 e relativi goal dell’Agenda 2030: fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti.


Gli esperti ritengono che le istituzioni, scuola, formazione, devono imparare a comunicare e strutturarsi in modo tale che la cultura della media education entri nel vissuto pubblico.


D’altronde, se oggi si considera la crescita economico/sociale come “Scuola di Comunità” e punto di riferimento per la crescita educativa e formativa di ogni singolo territorio, non si può pensare all’assunzione di un ruolo così importante senza possedere gli strumenti ad hoc, capacità di leadership e di comunicazione interna ed esterna che siano professionali e dunque efficaci.


Una mission che coincide con l’Anno Europeo dedicato ai giovani e che si colloca sia nel Pnrr sia negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.


La partecipazione, accanto a Trento e Rovereto, di Novaledo e Roncegno Terme, s’inserisce in un’ottica che intende valorizzare le piccole realtà locali e offrire opportunità ai giovani di quei territori.


Giovanna Venditti, project manager di Tempora, ha optato per un festival perché ben si adatta ad una platea ampia e a un dialogo intergenerazionale. Quattro le macroaree interdisciplinari, articolate sui territori beneficiari: Public Talk, Media Contest, Contaminazioni e Noi il futuro.

Public Talk (2022-2023): un format inclusivo e un laboratorio di lifelong learning


Un approccio che stimola il dibattito interattivo con il pubblico attraverso interventi dal basso. 9 incontri moderati dai giovani aspiranti giornalisti della redazione di Into it: "Il racconto delle comunità: creare consapevolezza di sé e circuiti virtuosi"; "Economia globale, le grandi sfide future"; "Scenari geopolitici e reportage di guerra"; "Pluralismo informativo tra vecchi e nuovi media"; "Hate Speech: odio on line. Come difendersi"; "Dall’inchiesta alla narrazione"; "War room e comunicazione politica"; Economia circolare e transizione ecologica"; "PNRR e ricadute territoriali".


Media Contest: la best practice di successo ancora più multimediale


Al seguito della prima edizione introdotta da Tempora nel 2021, la best practice si rinnova. Un percorso formativo per l’istruzione e la formazione dei giovani dai 18 ai 35 anni, che s’inserisce perfettamente nella media education.


La media education, tra l’altro, è contemplata nell’azione 14 del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale). Inoltre, si collega anche allo studio dell’Educazione civica e quindi all’Educazione alla cittadinanza digitale. Tutto ciò promuove e attiva competenze trasversali tra le varie fasce di età - promuovendo nel contempo, concrete opportunità di inserimento lavorativo alla disoccupazione giovanile.


Il workshop si articola quest’anno in 15 moduli formativi, che puntano sulla padronanza non solo dei media, ma anche di nuovi linguaggi e possibilità narrative. Tra questi, “Come comunicare la disabilità”, rientra nel Goal 4.


A seguire, un percorso esperienziale di 3 mesi con i partner del progetto, punto di partenza di collaborazioni coronate spesso da un contratto di lavoro.


A rinforzare il legame con realtà giovanili strutturate troviamo tra i partner Into it, testata online nata all’interno del progetto Cultura e saperi e regolarmente registrata in tribunale, e la Fondazione Antonio Megalizzi - rappresentata in questa sede da Caterina Moser, che ha ricordato l’entusiasmo e l’impegno di Antonio per un’informazione rigorosa. Il giovane giornalista trentino aveva partecipato al progetto Tempora “Comunità e narrazione” nel 2017.


Il primo premio, un contratto di lavoro free lance di un anno con il media partner Salto.bz, sancisce concretamente l’inserimento nel mondo del lavoro.


Come premio ulteriore, un contratto di lavoro di 6 mesi con la testata giornalistica Unimondo in memoria di Piergiorgio Cattani. Raffaele Crocco, direttore della testata, e Massimiliano Pilati, Presidente del Forum per la Pace, hanno ricordato con commozione il collega scomparso, la cui impronta li orienta tuttora nel lavoro e nella vita.


Entrambi hanno poi introdotto il tema della pace, che richiede un impegno attivo dei giovani e la consapevolezza dei danni, anche ambientali, causati dalle guerre.


Sei i vincitori che si aggiudicheranno un viaggio studio al Parlamento Europeo. Il percorso offre crediti anche il riconoscimento di crediti formativi.


Contaminazioni: l’arte protagonista assoluta, elemento di coesione e crescita emotiva


Un ciclo di tre performance progettato in collaborazione con il CDM (Centro Didattico MusicaTeatroDanza) di Rovereto.


Circle Land, performance di Circle singing da un’idea di Albert Hera, aprirà le danze il 12 giugno alle 18.30 al Mart di Rovereto.


A seguire Cello Girls in Azione Danza- feat. Noirěve e Bim Bum Bart, uno spettacolo dedicato a famiglie e bambini fino ai 6 anni.


Noi il futuro: un’iniziativa dedicata alla scuola


Percorso per e con la scuola primaria e secondaria di primo grado, in risposta all’alto tasso di analfabetismo funzionale del nostro Paese. Ma anche un esperimento per imparare a progettare attraverso il gioco. Una serie di interventi mirati a sostegno di bambini e famiglie per tutto l’anno scolastico, parallelamente a un percorso di didattica sperimentale e a PCM per i ragazzi tra i 10 e i 14 anni.

In foto Assessora alla Cultura Micol Cossali del Comune di Rovereto.

Tra gli ospiti d’eccezione, molti rappresentanti delle istituzioni, professionisti del giornalismo ed ex concorrenti delle scorse edizioni, che hanno portato la propria testimonianza.


Presenti Paola Raia (Capo Gabinetto alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento), Micol Cossali (Assessora del Comune di Rovereto), Lorenzo Bernardi (Assessore alla Cultura delle Politiche Giovanili di Roncegno Terme), Emanuele Paccher (Assessore del Comune di Novaledo allo Sport e Politiche Giovanili) e la Dott.ssa Laura Berger del Comune di Trento.


Per saperne di più riguardo al Festival e al Media Contest, è possibile consultare il sito internet dedicato.


Partner: Comuni di Trento, Rovereto, Novaledo, Roncegno Terme, Forum Trentino per la pace e i diritti umani, Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, Fondazione Antonio Megalizzi, Fondazione Fontana, APT Valsugana Lagorai, Opera Armida Barelli, Centro d’Istruzione Marie Curie, Istituto Comprensivo Centro Valsugana, CDM Centro Didattico MusicaTeatroDanza, Coop. Mercurio, Coop, La Rete, Trentino Impact Hub, Salto.bz, Il Dolomiti, Unimondo, Gottardi srl, UnderTrenta, Sanbaradio, Into it, Gruppo Alpini Novaledo

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